una fenice fatta di agrumi
Luoghi,  Viaggi

Alla Fête du Citron a Menton

Ovvero storia di 26mila passi in riva al mare

Il piccolo maialino che legge le storie dei mondi fantastici, tema della festa 2019

La Fête du Citron 2019 a Menton si tiene dal 16 febbraio al 3 marzo, quindi, se volete vedere qualcosa di veramente bello ed emozionante, siete ancora in tempo per partire.

Alcune info su La Fête du Citron 2019 a Menton

Come sapete siamo stati in Costa Azzurra per capodanno , abbiamo visitato velocemente Mentone (o Menton per dirla alla francese) ma ce ne siamo innamorati.

In quei 5 giorni di dicembre abbiamo scoperto che tra il 16 febbraio e il 3 marzo si teneva, proprio a Menton, la festa degli agrumi. Dovete sapere infatti che oltre ai famosi limoni, la cittadina francese festeggia anche arance, cedri, clementine e chi più ne ha più ne metta.

Il genio della lampada interamente realizzato con limoni, arance e fiori colorati
il genio della lampada – installazione in limoni, arance e fantasia

Nei giorni della Fête du Citron, soprattutto nel fine settimana, camminare per Menton diventa difficile. Ogni municipalità, cittadina, associazione collabora per realizzare le installazioni fisse, inserite in uno dei parchi della città, e dei veri e propri carri semoventi per la sfilata.

La macchina turistica di Mentone in questo è perfetta (siamo alla 89sima edizione del resto). La logistica della città viene stravolta, il lungomare, una strada provinciale a 4 corsie, viene reso “area pedonale mista” dove parcheggiano i pullman dei turisti.
La via centrale, completamente recintata da paratìe alte 2,5 metri, obbliga chi voglia assistere allo spettacolo a pagare il biglietto d’ingresso (acquista qui)

Sì, okay, ma voi che avete fatto?

Noi abbiamo camminato, tanto. Ma andiamo con ordine.

Siamo partiti sabato dopo pranzo, perchè Anna (che voi non lo sapete, ma sta facendo la prof di sostegno alle medie) lavora al sabato. Siamo quindi partiti subito dopo il lavoro, panini per pranzo e via!

Sosta ad Andora, quasi all’arrivo, per sgranchire le zampe di Willy Welloveyou, cafferino e dritti a Mentone.

Arrivati a Mentone, giro per le vie del paese per capire che è tutto organizzato, blindato e dritti nel nostro angolino (quello di capodanno).

C’erano 2 van a farci compagnia, abbiamo alzato il tetto, e abbiamo fatto amicizia con i nostri vicini, francesi che portavano i nipoti alla festa.
Dopo le chiacchiere, cena con quel poco che avevamo in frigo (Ivan non ha voluto fare la spesa in Italia) e 2 passi in città.

il tappeto volante con Aladino e la principessa in pieno stile Festa del Limone
Il tappeto volante

Su e giù

Da qui tenete a mente quante volte abbiamo fatto su e giù.

Il van era a Garavan, quartiere collinare di Mentone Est, ovviamente tutto il resto era sul lungomare (Mentone Centro, ma giù)
La vita notturna di Menton non promette granchè, 2 stories sui prezzi dei ristoranti (in linea con una qualsiasi località di mare lievemente fighetta) e ci siamo ritirati in branda. Primo su e giù

Al mattino mi sveglio alle 7.15, vado nell’armadio e mi preparo per andare a correre, mica mi perdo la possibilità di allenarmi in riva al mare!

Anna si prende l’incarico di portare a spasso Willy e così posso andare per conto mio, non capita spesso e ogni tanto è anche bello non dover pensare al pelosetto. (Secondo su e giù)

Torniamo per permettermi di fare la doccia, poi proviamo a far pranzare Willy che non mangia, scopriremo solo in seguito che non sta bene di stomaco, povero!

Andiamo a fare colazione da “Brioche Dorée” con Croissant au Beurre, Pain au Chocolat, Girella con crema pasticcera e uvette, 3 frappe di carnevale, cioccolata calda e arancia… What else?

È ancora presto, ma la polizia nazionale ha già blindato tutto, e si cominciano a creare le prime code alle casse, perchè ogni zaino viene perquisito.

Willy non era in lista, rimbalzato all’ingresso

Ci avviciniamo alla cassa, facciamo per comprare 2 biglietti e 1 quadrupede ma ahimè Willy viene rimbalzato all’ingresso (e poi parliamo di integrazione? ma va là!).

Lo riportiamo al Van (Terzo su e giù), e lui è contento di potersi riposare proprio in virtù del fatto che non stava bene.

Infine finalmente torniamo giù, decidiamo che dobbiamo scegliere tra l’esposizione statica e quella in movimento, la coda chilometrica della seconda ci fa optare per la prima.

Ed eccoci catapultati in un mondo di colori, di calore, di profumi agrumati. Si viaggia con la fantasia, nei mondi fantastici immaginati dai creatori delle installazioni.

Da Sherazad al tappeto volante, dal Genio della Lampada al Druido, tutte le creazioni sono fatte solamente di tubolari in ferro, cartapesta e centinaia di migliaia di arance e limoni, legate con delle fascette da elettricista.

Sì, vabbè, ma che avete mangiato?

Per parlare di cibo, consigliamo di assaggiare la tradizionale Socca al Restaurant Au Pastre, una farinata di ceci molto gustosa.

Entrare nel panettiere di Rue Ciapetta per una baguette da tenere rigorosamente sotto ascella.
Noi abbiamo assaggiato anche un frittino a base di formaggio di capra, ma soprattutto una fetta di torta al limone con meringa morbida a copertura.
Come dite? Le foto? Ma che siete matti? Avevamo fame!

Ovviamente non potevamo non comprare i limoni, e infatti siamo andati al mercato pubblico Marché des Halles, un mercato coperto che merita veramente una visitina.

Ah, ovviamente poi siamo tornati al Van e quindi… Quarto su e giù! Per un totale di 26mila passi in un giorno solo, oltre 18km. Na faticaaaa!

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